Differenza levigatrice a spessore e pialla a spessore
domanda: fra levigatrice a spessore e pialla a spessore forse la differenza sta nel fatto che la pialla potrebbe non lavorare bene in testa o coda al pezzo da rettificare?
In generale la pialla da una finitura ottima, ma puoi fare passare il massello solo in un senso, lungo vena. La levigatrice, dipende da altri fattori, velocità, grana del tamburo... Però "gratta" qualsiasi cosa... Ad esempio se devi rettificare gli anelli di un segmentato, non puoi usare la pialla....
L'ideale è averle entrambe, io ho la pialla filo spessore, e col tornio mi sono fatto la levigatrice montando il tamburo sul tornio e usando un piano regolabile.
Ho visto anche chi rettifica con la levigatrice a disco e ottiene buoni risultati
Giuste le osservazioni di Dario👍, considera anche che, se non hai una pialla di buon livello, i pezzi in uscita avranno il classico “scalino” su entrambe le teste🙄, in più lo spessore minimo di una pialla è un vincolo importante..dipende in che lavori intendi buttarti😉..la pialla, comprala…la levigatrice fattela😉
Pubblicato da: @egidio-babbiCapito; d’altronde non mi é ancora entrata nella testa con immediatezza che si lavora di testa o controvena
Caro Egidio, mi sono reso conto che più studio..più mi rendo conto di quanto sono ignorante😔😳😂..fatti coraggio..sei in buona compagnia😉
Pubblicato da: @egidio-babbidomanda: fra levigatrice a spessore e pialla a spessore forse la differenza sta nel fatto che la pialla potrebbe non lavorare bene in testa o coda al pezzo da rettificare?
Non esattamente 😉
Una pialla ben regolata non dovrebbe lasciare "scalini" sul pezzo piallato: la causa dell'irregolarità arriva quasi sempre da una errata regolazione dei piani quando si pialla a filo. Occorre ricordare, infatti, che prima di piallare a spessore occorre avere due lati perfettamente piani e perpendicolari fra loro.
Una levigatrice a spessore, che più correttamente chiameremo calibratrice, opera anch'essa su materiale già preparato almeno su un lato altrimenti si avrebbe semplicemente una copia conforme di avvallamenti presenti sulla faccia a contatto del tappeto di trascinamento.
La differenza sostanziale risiede nel fatto che una calibratrice permette di asportare anche meno di un decimo di millimetro e su spessori fino a due/tre millimetri; lavorazione impossibile per una pialla anche se dotata di tamburi a placchette di ultima generazione (distruggerebbe il materiale).
In sostanza sono macchine complementari non in alternativa 😉
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