Cera microcristalli...
 
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Cera microcristallina

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Marco Del Gaudio
(@babbus)
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Dopo averne letto nei post l’uso, la mia curiosità mi ha spinto all’acquisto. Il venditore non la conosceva e dopo qualche tempo me l’ha fatta avere..un panetto da 1/2 Kg a 18 € (troppo cara?)..mi sono trovato in difficoltà con l’applicazione xké non è solida come la carnauba o la cera d’api (che uso miscelate da me)..è piuttosto “gommosa” tanto che non la taglio in panetti più pratici ma la stacco pizzicandone via il necessario volta x volta..durante la stesura si comporta di conseguenza..non viene esattamente omogenea, ma quando la “tiro” con panno o carta allora si avvicina molto alle cere menzionate. Allora chiedo: c’è un metodo particolare x l’applicazione? Ho guardato sul web ma di interessante niente..solo cenni sulla composizione ma 0 tutorial. Gradirei qlc cenno chiaritore e capire cosa me la dovrebbe far scegliere al posto delle altre, aldilà dei manufatti x alimenti dove non la userei sicuramente. Un grazie a chi mi accenderà la lampadina 🤗 

 
Pubblicato : 10 Agosto 2021 9:27
Roberto Cecconello
(@roberto-cecconello)
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Dalla tua descrizione viene il dubbio che ti abbiano venduto un panetto di cera microcristallina per scultura;normalmente viene venduta come pasta contenuta in barattoli metallici e l'applicazione avviene con un straccio "sporcato" di pasta e con cui stendi il prodotto (a tornio fermo) sul legno. Solitamente poi lucidi la cera con l'aiuto di una ruota di stracci montata sulla mola o,con qualche accrocchio,sul tornio.

Per una stesura ottimale devi scaldare parecchio (evapora il solvente) altrimenti rimane opaca ed è il motivo per cui viene utilizzata con la procedura del "buffing"

 
Pubblicato : 10 Agosto 2021 21:37
Marco Del Gaudio
(@babbus)
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@roberto-cecconello intanto grazie Roberto x le tue immancabili puntualizzazioni.. se ne sarò capace farò un piccolo video..più rapido e spero “delucidante” (eh eh..parlando di cere 😆).. spiegherei ma temo di confondere di più quindi dammi un attimo e vedrò se riuscirò in quel che ho detto 🙄 

 
Pubblicato : 11 Agosto 2021 0:06
Giorgio Vecchi
(@gio87)
Post: 269
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Riprendo questo thread per inserire un paio di commenti sulla microcristallina, siccome la uso parecchio sia sul legno che su altri materiali (soprattutto ottone e argento).

La microcristallina "pura" è formata da idrocarburi a lunga catena a ramificazioni multiple. Questa differenza rispetto alle altre cere minerali (come le paraffine) fa si che la micro. abbia un punto di fusione più alto e sia molto più dura.

Le cere tecniche (tipo per gioielleria) di solito vengono fatte miscelando paraffina e cere microcristalline con diversi gradi di ramificazione, in modo da ottenere la consistenza giusta per essere scolpite, oppure per raggiungere la temperatura di fusione desiderata.

Per quanto concerne il restauro e la protezione del legno, o altri manufatti artigianali, non c'è bisogno di entrare troppo nei dettagli, però è importante che la cera sia dura, perché una delle proprietà migliori della micro è l'essere molto lucidabile e formare una patina sottilissima ma resistente.

Prende il posto della cera carnauba come consistenza e proprietà.

È da usare dopo la finitura, per lucidare e proteggere il pezzo.

In commercio c'è la famosa Renaissance Wax già pronta in pasta.

Per chi vuol farsela da soli io faccio così: 

  • compro cera microcristallina in scaglie dal solito Belsito;
  • la verso dentro a un barattolo in acciaio vuoto (comprato in negozio di colori), evitare plastica e vetro per via delle temperature, tempo fa usavo vecchi barattoli della Nivea o roba simile, ma poi ho scoperto che a 50 centesimi in negozio hanno i barattolini di acciaio come quelli per vernice o stucchi;
  • scaldo col termosoffiatore fino a circa 120° per sciogliere la cera, in questo caso non potete fare il solito bagnomaria perché le temperature sono più alte, da qui anche il termosoffiatore... meglio evitare fiamme libere, al massimo un fornelletto elettrico;
  • aggiungo petrolio lampante, più o meno lo stesso volume della cera, per avere una cera al 50% circa;
  • continuo a scaldare finché la cera che si è raffreddata aggiungendo il petrolio non si è sciolta di nuovo;
  • appena è tutto liquido tolgo il calore e lascio raffreddare;

Per usare:

  • stendere una patina sottilissima di cera sul pezzo;
  • attendere il giorno dopo, affinché il petrolio sia evaporato;
  • passare uno straccio pulito di cotone o lana per dargli una lucidata;

Giorgio Vecchi, Carpi (MO)

 
Pubblicato : 25 Maggio 2022 8:47
Marco Del Gaudio
(@babbus)
Post: 2339
Presidente CD
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Pubblicato da: @gio87

Riprendo questo thread per inserire un paio di commenti sulla microcristallina, siccome la uso parecchio sia sul legno che su altri materiali (soprattutto ottone e argento).

La microcristallina "pura" è formata da idrocarburi a lunga catena a ramificazioni multiple. Questa differenza rispetto alle altre cere minerali (come le paraffine) fa si che la micro. abbia un punto di fusione più alto e sia molto più dura.

Le cere tecniche (tipo per gioielleria) di solito vengono fatte miscelando paraffina e cere microcristalline con diversi gradi di ramificazione, in modo da ottenere la consistenza giusta per essere scolpite, oppure per raggiungere la temperatura di fusione desiderata.

Per quanto concerne il restauro e la protezione del legno, o altri manufatti artigianali, non c'è bisogno di entrare troppo nei dettagli, però è importante che la cera sia dura, perché una delle proprietà migliori della micro è l'essere molto lucidabile e formare una patina sottilissima ma resistente.

Prende il posto della cera carnauba come consistenza e proprietà.

È da usare dopo la finitura, per lucidare e proteggere il pezzo.

In commercio c'è la famosa Renaissance Wax già pronta in pasta.

Per chi vuol farsela da soli io faccio così: 

  • compro cera microcristallina in scaglie dal solito Belsito;
  • la verso dentro a un barattolo in acciaio vuoto (comprato in negozio di colori), evitare plastica e vetro per via delle temperature, tempo fa usavo vecchi barattoli della Nivea o roba simile, ma poi ho scoperto che a 50 centesimi in negozio hanno i barattolini di acciaio come quelli per vernice o stucchi;
  • scaldo col termosoffiatore fino a circa 120° per sciogliere la cera, in questo caso non potete fare il solito bagnomaria perché le temperature sono più alte, da qui anche il termosoffiatore... meglio evitare fiamme libere, al massimo un fornelletto elettrico;
  • aggiungo petrolio lampante, più o meno lo stesso volume della cera, per avere una cera al 50% circa;
  • continuo a scaldare finché la cera che si è raffreddata aggiungendo il petrolio non si è sciolta di nuovo;
  • appena è tutto liquido tolgo il calore e lascio raffreddare;

Per usare:

  • stendere una patina sottilissima di cera sul pezzo;
  • attendere il giorno dopo, affinché il petrolio sia evaporato;
  • passare uno straccio pulito di cotone o lana per dargli una lucidata;

Bravissimo Giorgio..apprezzo molto chi mette a disposizione le proprie conoscenze..in più l’hai fatto molto chiaramente 👍..ora ti chiedo: se, come penso, le hai usate entrambe (la carnauba intendo), sul legno quale preferiresti e xké?😳

 
Pubblicato : 25 Maggio 2022 12:33
Giorgio Vecchi
(@gio87)
Post: 269
Reputable Member Admin
 

Allora, la carnauba è abbastanza tradizionale, per cui molti puristi la preferiscono nel restauro.

Secondo me la differenza principale è che la carnauba è più morbida della micro e non può essere usata da sola (è fragile, screpola e tende a sfarinare).

Di solito si aggiunge alla cera d'api per migliorare le proprietà lucidanti, una cera siffatta (ricette a seguire) può essere usata anche per finire, magari un legno compatto e senza pori, perché è più morbida e non tende a screpolare, viene usata molto sulle pipe se non vado errato.

La microcristallina può essere usata anche pura, come nella ricetta sopra, però solo un film sottilissimo, se no tende anche lei a crepare, quindi a meno che non stiamo parlando di bosso o ebano del Gabon, non va bene per finire, va bene solo per lucidare e proteggere qualcosa di già sigillato.

Quando la si usa pura forma una patina più resistente della carnauba + api.

La micro inoltre è inerte e non rischia di dar sorprese col tempo, mentre la carnauba è fatta da acidi grassi ed esteri aromatici per cui col tempo tende a ingiallire e magari lasciare qualche macchia se va a contatto con qualcos'altro per lunghi periodi.

Io siccome la do solo per proteggere e lucidare vado di microcristallina così sto sul sicuro. La Renaissance Wax viene usata da musei in tutto il mondo per incerare di tutto, dai marmi ai legni all'avorio all'osso e via dicendo... Se va bene per gli stipi di palazzo Pitti va bene anche per i mobili da qualche centinaio di euro che restauro io...

Posto le ricette di cere che ho nei miei appunti, indicando quelle di cui ho effettivamente esperienza:

Carnauba (mai provata)

  • Cera d'api 4 parti
  • Carnauba 1 parte
  • Trementina 5 parti
  • Trementina di Venezia 5 parti

Carnauba 2 (mai provata)

  • Carnauba Wax: 1 p
  • Candelilla Wax: 1 p
  • Microcrystalline wax: 4 p
  • Double Boiled Linseed Oil: 1 p
  • Odorless Thinner: 28 p
  • Citrus Solvent: 3 p

Microcristallina (la uso sempre, consigliata)

Portare a 110°C per fondere la micro

  • Cera microcristallina
  • Petrolio lampante o acquaragia

 

WAX, the recipes (vecchie ricette che trovai tanti anni fa, non so da dove vengano)

Beeswax Polish (la uso sempre, consigliata)

This is the basic beeswax polish. All other waxes start from here. It is made from:

  • 3 parts Turpentine
  • 1 part Beeswax

The parts are measured into a graduated 1-pint wide mouth Mason jar.
Heat the beeswax in a glass container on the coffee cup warmer or a double boiler. Running the wax across a cheese grater makes it easier to measure, and it melts faster.
Add the turpentine when the wax is a liquid and stir.
Remove from the heat and allow the mixture to return to room temperature.
If the wax is too soft to your liking, leave it uncovered for a day or more to let some of the turpentine evaporate. If it is too hard, reheat and add more turpentine.

An alternative to heating:
The wax and turpentine can be mixed cold by putting them together in a container and waiting several days. This is faster if the wax has been run across the cheese grater. This works for this wax recipe. All others will have to be heated, unless you want to wait several weeks.

A Creamy Beeswax Polish (mai provata)

This is an excellent wax over an oil or shellac finish. Use care on an open grained wood because it can leave a white residue in the open grain. A stiff bristle brush solves the problem by cleaning the wax out of the grain.

  • 473 ml Turpentine
  • 473 ml warm water
  • 141.7 g Beeswax
  • 14.79 ml Household Ammonia

You will need a scale to weight the wax, usless you want to guess how much to cut off of a block; and you will need a quart Mason jar to mix the ingredients, preferrable a wide-mouth jar.
Heat the Beeswax on the coffee cup warmer or a double boiler until it is liquid.
Add the Turpentine
Remove from the heat and stir.
Mix the Ammonia and Water in a separate container. Add to the beeswax/turpentine while continuing to stir.
Transfer to a clean container while it is still warm.

Glossy wax polish (provata, consigliata)

  • 3 parts beeswax
  • 1 part Carnauba wax
  • 3 parts turpentine

Bull wax (mai provata)

  • 5 parts beeswax
  • 2 part Carnauba wax
  • 2 part Candelilla wax
  • 27 parts turpentine

Carnauba wax (provata, consigliata, da finitura, sarebbe interessante sul tornio, ho usato olio paglierino, che dovrebbe essere vegetale)

  • 15g beeswax
  • 15g carnaubawax
  • 60ml boiled linseed oil
  • 30ml vegetable oil (I use wheat bran oil, because it’s colourless and in my experience, it doesn’t spoil)

A High-Gloss Wax Polish (provata, consigliata, mi sa che è uguale a quella sopra)

This is my favorite wax. It is easy to make, easy to apply, easy to buff out with a soft cloth or paper towel, and it gives as good a protection as the best commercial waxes. There is no need to weigh the ingredients if you grate the wax and use a measuring cup. I use a scale because I have it, and is easier to mix the odd quantities.

  • 8 parts Beeswax
  • 3 parts Carnauba wax
  • 9 parts Turpentine

Heat the waxes on a coffee cup warmer or double boiler.
Remove from heat and stir in the Turpentine.
Transfer to a clean container while it is still warm.

Linseed oil wax (mai provata ma mi sembra sulla falsariga di quella sopra)

  • 16 ounces of beeswax
  • 8 ounces of boiled linseed oil
  • 8 ounces of turpentine

Lionel’s Secret Hard Wax (mai provata, molto interessante, da approfondire)

This is a secret recipe I learned from Lionel Manning, my high school shop teacher, in 1951. It is a wonderful hard wax for furniture, and I use it for turned wood. It is better than any other wax I have made or purchased. Because it is a harder wax, it is harder to buff than the softer waxes. A buffing wheel is the better way to polish this wax.

  • 236.5 ml Boiled Linseed Oil
  • 236.5 ml pure Turpentine
  • 236.5 ml vegetable oil (any kind and any brand will do) I have always used Crisco because that was about all that was available in 1952
  • 453.59 g Mixed equal parts of beeswax, carnauba, and paraffin.

Grate and mix together equal parts of beeswax, Carnauba, and Paraffin to make 1- pound total. The proportions aren’t critical, but should be as close to equal as possible.
Melt the waxes with the coffee cup warmer or a double boiler
Mix the BLO, Turpentine, and veggie oil and add to the liquid waxes.
Stir until well mixed
Pour into a clean container and cool to room temperature.

Directions for using Lionel’s Wax:
This is a hard wax that is hard work and time consuming to polish out to a clean shine, You have been warned. This wax takes a little more work than the rub on, let it dry, and buff with a rag that works for the softer wax recipes.
Rub the wax onto the finished wood using a clean soft cloth (I use cheesecloth) and leave for about 20 minutes before polishing. A Bealle wax buffing wheel or other 100% cotton wheel will work wonders for polishing this wax.
Give it a good buffing with a clean cloth every 3 or 4 days for about 2-weeks. The wax will stay soft for about that long until it hardens into a deep high gloss wax finish.

 

Giorgio Vecchi, Carpi (MO)

 
Pubblicato : 25 Maggio 2022 14:20
LuigiCosta reacted
Marco Del Gaudio
(@babbus)
Post: 2339
Presidente CD
Topic starter
 

Eccellente risposta😱..mi piace il tuo modo👍..credo che ci sentiremo😉

 
Pubblicato : 25 Maggio 2022 15:26
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