Sezione aurea
 
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Sezione aurea

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Marco Del Gaudio
(@babbus)
Post: 2337
Presidente CD
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Un saluto a tutti per iniziare...e posto subito la domanda: 

reduce da critiche, costruttive e ben accette, sulle mancate proporzioni ho iniziato a sbirciare sia sul web che sul ns sito qualche cosa sull'argomento. Il campo è davvero vasto e ci vuole tempo per leggere, di più per capire e ancor più per memorizzare! Ora detto questo non ho trovato quello che più mi interessava capire sulle proporzioni e cioè: Bruno e Marino nella rivista  dello scorso mese hanno postato il "compasso aureo". Interessante e di facile realizzazione e utilizzo ma...tutto ok per quanto riguarda le altezze ma..e sui diametri? Come lo utilizzo? Marino, interpellato, non mi ha saputo dare risposta, (e non me ne voglia se l'ho detto)  e allora visto che in una critica Roberto mi ha detto che la base del vaso in pesco, quello del mio primo post "due vasetti per cominciare" era troppo larga rispetto al vaso, mentre nella ciotolona in ulivo di Boemia (secondo post "altri lavori") era il buco ad avere la bocca troppo larga dico "quindi tutto deve rispettare la regola delle proporzioni" ... ma come lo devo usare il compasso per stabilire il rapporto tra l'altezza del vaso e il diametro della base? Lo stesso dicasi riguardo anche lo spessore della base..e della bocca dello scavo e del diametro della pancia del vaso ecc..ecc.. Anche nei disegni di Leonardo si parla del rapporto tra il busto, gli arti, che dalla misura da terra all'ombelico si può risalire all'altezza totale e via dicendo..ma anche Leonardo non dice che la testa deve essere larga tot o il sedere tot..o io non l'ho trovato o non c'è 🤔  A logica, visto che tutto viaggia a proporzioni, anche questi dati andrebbero rispettati. E sto compasso come lo devo usare su chiappe e testa? scusate tra base e imboccatura vaso o ciotola? 

Grazie Marco 

 
Pubblicato : 8 Dicembre 2019 15:21
Alessandro
(@alebutteri-grosseto)
Post: 671
Noble Member Admin
 

Ah....caro Marco. Tocchi un argomento tanto interessante quanto spinoso. I meandri in cui ci possiamo addentrare sono intrisi di fascino ma, al tempo stesso, enigmatici e scuri.

La risposta che provo a darti io (e vedrai che se arriveranno altre 9 risposte avrai  un totale di 10 interpretazioni diverse) è questa:  intanto la sezione aurea non è un manuale di istruzioni ma una via che indica, per sommi capi, come interpretare la natura che ci circonda. Cosa intendo per natura? Quella per esempio che ha determinato la grandezza della testa di un uomo che nemmeno Leonardo ha potuto variare (tanto per citare un tuo esempio). Infatti, Leonardo, non ha stabilito quelle misure ma semplicemente le ha interpretate. Il compasso è uno strumento elementare di ausilio diretto che non ti fa diventare un provetto tornitore, così come la regola dei terzi, ad esempio, tanto declamata in fotografia, non ti fa diventare un eccellente fotografo. Sono però di aiuto generico, per ricondurre il più possibile, il tuo progetto iniziale a quelle gradevoli proporzioni cui l'uomo è abituato a percepire, già in natura, sin dalla sua comparsa.

Ma non sono regole ferree che guai a non rispettarle. Prova a fare l'esercizio di raccogliere pregiati pezzi di tornitura e pluripremiate fotografie sul panorama mondiale e guarda quante di queste rispettano la regola dei terzi o la proporzione di Fibonacci. Ad esempio, cosa ci facevo io (mi riferisco al mio lavoro, se ti ricordi) della regola dei terzi in fotografia? Era più importante riuscire a rendere una fotografia (già bugiarda di suo) la più veritiera possibile no? Se non mi curavo di un perfetto bilanciamento del bianco e riproducevo una chiazza di sangue che invece di rossa risultava blu, che importanza aveva la regola dei terzi?

Quando usi il compasso di cui all'articolo di Bruno e Marino lo fai puntando le due punte laterali alla base ed all'apice del tuo pezzo (al netto della presa mandrino mi raccomando). Quello che ti indica la punta interna è il punto esatto del rapporto aureo, cioè il punto primo, dove il tuo progetto prevede un qualcosa, una variante.... a  meno che non sia (il progetto) realizzare un cilindro perfettamente dritto.

Forse le tue idee, dopo queste righe, sono ancora più confuse ma non spaventarti. Se così fosse prova a concentrarti sul concetto che questo assunto non va considerato alla stregua di un manuale di istruzioni ma semplicemente come una visione a largo spettro. Quello che fa la differenza è la fase progettuale. E quella nasce da tante cose, altrettanto belle e affascinanti, come il rapporto aureo, ma di natura completamente diversa. 

 
Pubblicato : 8 Dicembre 2019 20:03
Bruno Bologni
(@brunino)
Post: 1356
Noble Member Soci
 

salute Marco, per chiosare rapidamente quello che in sintesi ma in maniera esaustiva ha già scritto Alessandro vorrei ricordare che la storia dell'arte è piena di esempi di personaggi alla ricerca del bello ideale che alcuni, in special modo dal quattrocento a tutto il rinascimento hanno voluto fissare con scritti che ancora oggi fanno discutere, uno per tutti il "De re aedificatoria" di Leon Battista Alberti che, dopo disamina e descrizione dettagliata di tutti gli orpelli, i capitelli corinzi, le colonne ioniche ecc..  arriva alla conclusione dandone e certificandone la bontà, che un palazzo dovrebbe avere misure x delle mura, con x finestre, di altezza.... e così via, ma questo come le ricerche di Luca Pacioli e dell'allievo Piero della Francesca, non hanno impedito una lenta ma inesorabile rivisitazione del linguaggio artistico fino ai giorni nostri e non avrebbe potuto essere altrimenti;  in pratica, a mio modesto parere, l'artista attraverso il suo talento, la sua speciale sensibilità, verifica, lui per noi, la possibilità di convivere ancora in armonia con il mondo che ci circonda, mondo che cambia in continuazione, come in continuazione cambiano quelle che noi chiamiamo correnti artistiche, queste in realtà sono punte di sensibilità maturate da giovani che appunto ci fanno sentire in armonia col tutto, ma come è possibile ciò? rifacendosi a tutto quello che di immutato ed immutabile circondava, circonda e continuerà a circondare la natura nostra, di esseri umani, una pera una mela, due belle natiche, un bel seno curve suadenti e sempre più nello specifico, un fiore, i pistilli di un fiore, le antere e tutto ciò che indicava Leonardo dovesse esssere interesse di un giovane artista: studiare la natura intima delle cose per trovare quelle leggi universali che avrebbero agevolato l'artista nel suo percorso espressivo; è sempre stato così, ma quando l'artista è un matematico darà indicazioni più pratiche per ricercare le stesse cose che Leonardo cercava in natura, ecco il compasso che segue le regole di Fibonacci o altre scorciatoie simili, alla fine, però, sono aiuti che non diventeranno mai regole, il movimento dada avrebbe voluto riscrivete tutto da zero in tutti i campi della cultura, ma le produzioni del movimento sono leggibili, fruibili e quindi gustabili da tutti, basta mettersi davanti un'opera qualsiasi e verificare se ti suscita una emozione, così nel piccolo fa il tornitore con una ciotola che personalizzerà secondo il suo piacere avendo dentro quelle proporzioni che sono ormai connaturate all'uomo come un tramonto, il fuoco, ecc..ma sarà bene che mi fermi perchè la chiacchierata tende a diventare un manuale di idee tutte mie che possono non essere condivisibili, quindi scusa la lungaggine e buoni trucioli

 
Pubblicato : 8 Dicembre 2019 22:46
Kermit
(@kermit)
Post: 1757
Noble Member Soci
 

Beh... inizio a dare la seconda risposta di 10...

cercare i rapporti, o la perfezione in ambito artistico è impossibile. 

L'arte, secondo me, è molto personale e ci sono molte prove nelle gallerie o nelle collezioni che spesso sono contraddittorie: un'opera magari è più famosa per l'autore che per la bellezza in se stessa.

quando ho cominciato, per la linea si parlava di terzi anche qui, la curva laterale è più armoniosa o a un terzo o a due, in base al senso che vuoi dare, ma non è sufficiente! quanto è continua la curva? quant'è la differenza di diametri?

credo che non ci siano regole, ed è proprio questo il bello.

una cosa che per molti è fine elegante, per me appare "in bilico" e mi da senso di instabilità...

puoi farti un giro per il web...

magari qui https://www.woodsymphony.com/art-of-giving-2019

o altri posti, ci sono le i siti ufficiali stranieri... 

e farsi un'idea, poi  i consigli che arrivano qui sono tesi a migliorarsi sempre...

 
Pubblicato : 8 Dicembre 2019 22:49
giutor
(@giutor)
Post: 285
Reputable Member Registered
 

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Fare un pupazzetto con la testa 10 volte più grande del corpo è una sproporzione.... poi arriva qualcuno che ha un nome e ti dice che quella è arte. Quindi? Buon gusto o arte? questo è il problema.... 🙂 😉

Quello che ti aiuta a trovare, forse, un buon equilibrio è la tecnica. Se apprendi quella, secondo me, hai già un bel supporto per fare belle cose. Poi, secondo il mio modestissimo parere, la scelta della materia prima valorizza, e non poco, l'esito finale del lavoro, aurea a prescindere. 😋 

 
Pubblicato : 9 Dicembre 2019 0:49
Marco Del Gaudio
(@babbus)
Post: 2337
Presidente CD
Topic starter
 

Cazzarola ragazzi...non siete solo bravi tornitori ma anche belle penne. Grazie a tutti delle risposte e della spolverata culturalartistica. Mmoooo dove mi sono messo 😱 

 
Pubblicato : 9 Dicembre 2019 0:50
Marco Del Gaudio
(@babbus)
Post: 2337
Presidente CD
Topic starter
 

...e comunque voglio aggiungere una cosa: da quando questa estate ho portato a casa il mio tornietto e arrivando ad oggi, mi rendo conto di essere cambiato. Le prime torniture di approccio erano fortemente gravate dalla foga e dalla fretta di imparare il più presto possibile l'uso dei pochi utensili che avevo...e pure male affilati (poi ho cambiato mola). Godevo nel fare trucioli finalmente degni di questo nome e riducevo a stecchini dei bei tronchetto di legno, qualsiasi, crepato, tarlato, non aveva importanza, bastava fare trucioli filanti, tanto era il gusto, poi...la svolta. Qualche sgorbia l'ho comprata, qualche cosa me la sono costruita, le piantate si sono ridotte notevolmente ma quello che è cambiato è il modo di approcciare il pezzo! Sparita la foga, esaurito il gusto del truciolo filante, ora mi accorgo di valutare con calma il pezzo, pensare cosa mi ispira e se questa tarda.. attendo! Lo metto tra i trucioli e aspetto l'ispirazione. 

Starò mica invecchiando!?! 🤔 🤔 🙄 

 
Pubblicato : 9 Dicembre 2019 1:14
Michele
(@micheleceolan)
Post: 148
Estimable Member Registered
 

le risposte che hai ricevuto sono più che esaurienti per cui aggiungo solo una cosa

prendi un tornitore che ti piace o di cui apprezzi un qualcosa e cerca di fare una copia del suo pezzo, il più vicina possibile all'originale. ti accorgerai che copiare un pezzo di un altro è molto difficile perchè la sua curva, il suo senso estetico, ... sono appunto suoi. ognuno di noi tende ad avere una curva a cui senza un progetto o una idea molto precisa torniamo. ti accorgerai che i particolari fanno la differenza e a volte basta pochissimo perchè una curva perda la sua armonia e che la tecnica è importante per poter raggiungere un fine ma non basta a creare emozioni

guarda liam flynn woodturner, i pezzi sono molto "semplici", ma è tutto perfetto, un riassunto di eleganza pulizia e armonia

ciao
Michele

 
Pubblicato : 9 Dicembre 2019 10:33
Roberto Cecconello
(@roberto-cecconello)
Post: 3199
Famed Member Soci
 
Postato da: @babbus

.....quello che è cambiato è il modo di approcciare il pezzo! Sparita la foga, esaurito il gusto del truciolo filante, ora mi accorgo di valutare con calma il pezzo....

Starò mica invecchiando!?! 🤔 🤔 🙄 

Se lo fai (invecchiare)..lo stai facendo bene  😉

Facezie a parte...quando scegli come mettere un pezzo di legno fra le punte,stai già facendo design 🙂

 
Pubblicato : 9 Dicembre 2019 23:38
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