Quasi...
Insomma ci sono vicino; non ancora perfetto ma il procedimento per arrivare alla preparazione di base per stendere la lacca è soddisfacente.Migliorabile ma soddisfacente.
Quindi ancora qualche prova ma intanto inizio a costruire l'essicatoio e settimana prossima ordinerò la vera lacca Urushi.
E speriamo bene.
Altezza cm. 8 diametro max. cm. 13
finitura imitazione Urushi
C&C benvenuti
Ero già andato a leggere su questa lacca xké ne avevi già accennato ma..leggo troppo e memorizzo poco..dovrò fare il contrario ma tant’è🙄..direi che la tua “poliedricità” è a 360* … transiti da realizzazioni totalmente senza finitura a questa che tutto sembra tranne che legno😵💫..sembra vetro😳…è sicuramente perfettamente realizzata e rifinita..la curva forse..e dico forse xké con te c’è sempre un perché🤔..ma non mi convince al 100%..la riguarderò in un altro momento x vedere se questa sensazione permane🙄.. invece in merito a questa pseudo lacca, che a me pare dia un risultato strabiliante, si può conoscerne la composizione, realizzazione, stesura, utilizzo, caratteristiche?..insomma.. è ripetibile anche da neofiti? Sarebbe interessante vedere le differenze tra questo e il prox che realizzerai con lacca originale.. ottimo pezzo👍Complimenti😊🤩
Grazie Marco 😉
Passare da "niente finitura" a " finitura estrema" è semplicemente legato a "rispetto del progetto".
Ovvero: in sede di progetto decidi quale sarà la finitura dell'oggetto, in relazione ai vari parametri che già conosciamo (utilizzo, superficie, espressività, colore, etc,etc). La finitura va vista sempre come la componente essenziale della triade design-tornitura-finitura.
Oggetti, finalità diverse: finiture diverse 😉
La ciotola riprende lo stilema della ciotola Satsuma (tipica di metà 800) con il labbro più a chiudere; le linee giapponesi differiscono dalle nostre ciotole classiche 😉
Tutto quello che riguarda l'Urushi...lo sto imparando anch'io. Ed è tanto materiale; non è una tecnica è una filosofia. Uno strato di lacca asciuga in 30 giorni,circa ( ad una temperatura che va mantenuta costante tra i 10 e i 20 gradi con umidità tra il 70 e l'90% in un apposito essicatoio in legno).
Normalmente si stendono 4/6 strati ma nei manufatti migliori si arriva tranquillamente a 40 strati e oltre.
E' una resina che si estrae dalla Rhus Verniciflua e che viene poi purificata; un albero si può sfruttare per circa 13/15 anni e in questo periodo produce circa 200 grammi di resina.....quindi puoi immaginare il costo. 😎
Per tutte le altre curiosità...dovrai attendere: farò gli esperimenti con la lacca vera e poi vi dirò 😉
@roberto-cecconello ciao Roberto, complimenti. Ma questo essiccato che devi costruire è praticamente una stagionatura per salumi 🤣 se vuoi ti faccio posto in cantina da me... a parte le stupidate sono curioso di come farai a tenere l'umidità così alta in casa. o lo fai in esterno?
Dai Roberto, non prendere in giro il forum, quell'oggetto è un "pailet ad Runch" ( traduzione pentolino di terra cotta di Ronco Biellese) e lo stai spacciando per un oggetto in legno 😉 , ovviamente sto scherzando; complimenti anche per le spiegazioni sulla triade, da te c'è solo da imparare. Grazie.
Ove tutti fuggono io vado.
Grazie della spiegazione Roberto..e avevo ragione sulla linea che ha un suo xké..meno male..dai..da neofita ho sempre timore di dire castronerie..in merito alla finitura..credo che lascerò perdere..30gg di attesa..4 / 5 mani..le 40 non le prendo neanche in considerazione😱..x il mio carattere sono una enormità..almeno fino ad ora..è comunque una spiegazione ottima..come il pezzo👍😉
Grazie 😉
L'essicatoio va dotato di igrometro e termometro; a loro vanno collegate le sonde che pilotano delle unità in grado di refrigerare/riscaldare e umidificare/deumidificare il suo interno. Questa è la teoria; appena mi arrivano tutte le informazioni corrette e parto con la costruzione potrò essere più preciso perchè al momento ho informazioni frammentarie (i giapponesi non sono entusiasti all'idea di divulgare certe notizie)
Grazie 😉
L'effetto, piacevole non lo nego, ottenuto quì è distante parecchio dalla profondità che regala una vera lacca Urushi. Con calma,ci arriveremo. Spero
Grazie Davide 😉
Conosco bene la tradizione di Ronco: ho abitato a Ternengo e frequentato il classico appuntamento annuale dedicato ai vasai.
Grazie a voi che avete la pazienza di sopportare le mie elucubrazioni 😊
Grazie Marco 😉
Sai com'è: se esegui una finitura tipica di un Paese è corretto applicarla su un oggetto con le forme caratteristiche della stessa provenienza.
Pensa ad una decorazione di Capodimonte applicata su un boccale intagliato Lappone... 😱 😱 😱
Pubblicato da: @roberto-cecconelloGrazie Marco 😉
Sai com'è: se esegui una finitura tipica di un Paese è corretto applicarla su un oggetto con le forme caratteristiche della stessa provenienza.
Pensa ad una decorazione di Capodimonte applicata su un boccale intagliato Lappone... 😱 😱 😱
😂😂😂😂…condivisione totale sulla “finitura tipica”..proprio xké il “rispetto” lo intendo x tutto e x tutti…è un principio fondamentale x me
Roberto: ti stai avvicinando all'olimpo giapponese.
Non so se tu sai che ad Ivrea c'è il museo Garda che conserva una preziosa collezione di lacche orientali.
Nel 1994 la Olivetti organizzò una mostra nella chiesetta di San Bernardino. Io acquistai il catalogo, ed a conferma della tua ascesa ho fatto due foto del materiale dell'evento.
Buon Cammino
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