Forme e effetti cromatici
Pubblico queste foto, non per presentare gli oggetti, ma per parlare di effetti cromatici.
... era un tronco fresco, sano e dritto di olivo di 18 cm di diametro. Mi sono divertito a fare diverse forme, per vedere come si combinano con il cromatismo dell'essenza. Ecco alcune mie osservazioni:
1 la foto 1 (ciotola concava lungofibra) si caratterizza, in vista laterale, per l'ampio spessore del bel variopinto cromatismo del natural edge, che contrasta con la parte bianca inferiore. Rimane quasi inesitente alla vista la parte scura interna del legno
2 la foto 2 (vaso convesso lungofibra) si caratterizza, sempre in vista laterale, per tre livelli cromatici: un limitato natural edge scuro, in contrasto con un più ampio bianco e con la parte predominante finale che videnzia diverse, sfumate, ben visibili e varie tonalita più scure della parte interna del legno
3 la foto zenitale 3, praticamente uguale per ambedue le sopracitate realizzazioni, evidenzia un limitato, ma visibile, natural edge, un ampio bianco e un interno che appare come macchia scura omogenea con poche varianti di tonalità. Un pò come apparirebbe il disco piatto del tronco tagliato perpendicolarmente al tronco
4 le ultime due foto sono di un hollow rotondeggiante al traverso fibra, che è risultato privo del bel cromatismo della corteccia, un ampio bianco a tutto tondo e due rotondi scuri ai due lati (quasi 2 tappi), che appaiono privi delle sfumature come nella foto 3 e non come nella foto 2
... nel frattempo ho finito il legno e non posso scoprire gli effetti di una ciotola natural edge fatta al travesto fibra, che mi immagino cambino in funzione di quanta essenza scura si lasci sul fondo e sul piedistallo della ciotola, nè gli effetti di un hollow fatto lungofibra. Dovrò cercare un altro analogo tronchetto di olivo
Sirio tutte considerazioni molto interessanti che inducono a riflettere prima di mettere semplicemente un pezzo di legno tra punta e contropunta, a me sembra che ogni pezzo abbia qualcosa da "dire" e per quanto concene l'olivo, sai che ne possiedo in quantità e quindi puoi continuare la tua sperimentazione, lasciamo passare le festività e poi o lo vieni a prendere o te lo porto io
Pubblicato da: @bruninoSirio tutte considerazioni molto interessanti che inducono a riflettere prima di mettere semplicemente un pezzo di legno tra punta e contropunta, a me sembra che ogni pezzo abbia qualcosa da "dire" e per quanto concene l'olivo, sai che ne possiedo in quantità e quindi puoi continuare la tua sperimentazione, lasciamo passare le festività e poi o lo vieni a prendere o te lo porto io
Se glielo porti tu, non stare a guardare il capello!!! allungati un pelino e portane un po’ anche qua che l’Ulivo scarseggia forte…legno buono/bello/particolare non ne ho, ma un piatto di cappelletti e un buon Sangiovese lo rimedi di sicuro😂😂😂..un abbraccio😊
dimenticavo un particolare. I pezzi sono stati finiti con una sola passata di olio di carcamo. Il risultato è, per me, soddisfacente: non sono lucidi, sono vellutati al tatto, le venature si vedono bene, il bianco non è diventato giallo, la corteccia si è cromaticamente valorizzata. Tra 30 anni, vi dirò come i colori siano cambiati.
... in effetti avevo fatto, con lo stesso tronco, anche una ciotola traverso vena, poi regalata, di cui non mi ricordavo di aver le foto. Il pezzo sul mandrino è stato lavorato con tenone di presa ricavato più in basso della linea di mezzeria.
Commenti: la corteccia in visione zenitale è ugualmente visibile su tutta la ciotola; la corteccia, esternamente, è più ampia nella parte bassa; il bianco, come la corteccia, è più ampio nelle parti "laterali" basse; la parte interna scura del legno è predominante e si esalta, risultando molto variabile e venata e le due frome rotondeggianti sembra che si specchino tra loro.
Conclusioni "azzardate", guardando anche le foto del primo post: lavorando lungovena meglio prediligere il vaso convesso, che appare ben movimentato cromaticamente; ciotola concava, decisamente meglio farla al traverso vena, ma con tenone per l'attacco al mandrino ricavato più in basso della linea di mezzeria
Pubblicato da: @sirio... in effetti avevo fatto, con lo stesso tronco, anche una ciotola traverso vena, poi regalata, di cui non mi ricordavo di aver le foto. Il pezzo sul mandrino è stato lavorato con tenone di presa ricavato più in basso della linea di mezzeria.
Commenti: la corteccia in visione zenitale è ugualmente visibile su tutta la ciotola; la corteccia, esternamente, è più ampia nella parte bassa; il bianco, come la corteccia, è più ampio nelle parti "laterali" basse; la parte interna scura del legno è predominante e si esalta, risultando molto variabile e venata e le due frome rotondeggianti sembra che si specchino tra loro.
Conclusioni "azzardate", guardando anche le foto del primo post: lavorando lungovena meglio prediligere il vaso convesso, che appare ben movimentato cromaticamente; ciotola concava, decisamente meglio farla al traverso vena, ma con tenone per l'attacco al mandrino ricavato più in basso della linea di mezzeria
Trovo molto utili queste specifiche..un bravo anche per questo e..proverò quest’olio.. naturalmente sono andato a vedere di cosa si tratta e…ha veramente un sacco di proprietà 😱..da quelle salutari (tante e importanti) a quelle artistiche (pittura)..essendo siccativo quasi quanto l’olio di lino..credo che lo proverò molto volentieri..ancora grazie😉..e continua con le spiegazioni sulle tue realizzazioni😉👍
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