Cedrata di hollowing
Mi gustavo una cedrata mentre guardavo una live di hollowing di Ellsworth, apprezzando le capacità di impiego della sgorbia e di realizzazione delle forme di questo gande tornitore. Ho deciso di provare a fare qualcosa di analogo, utilizzando alcuni prezzi di cedro, appunto.
Ho realizzato, quindi, tre forme, che ho poi arricchito con un fiore ciscuna. Le forme sono realizzate, due lungo fibra e una al traverso, dove appare evidente quanto, indipendementemente dal loro design, quella con fibre al traverso sia molto più accattivante. Le forme sono finite con olio di girasoli e con cera. Torvo interessanti anche i fiori, che presentano lo stelo curvato, che parte al centro del foro, senza toccarne il bordo.
Confesso che apprezzate le forme, non perchè le abbia pensate io, ma in quanto mi sono ispirato a quelle di Ellsworth.
Tornando all'olio, premetto che non ho mai provato l'olio di lino, nè crudo, nè cotto. Semplicemente non mi piacciono gli oggetti lucidi se sono di dimensioni significative; per oggetti di piccole dimensioni uso la cera carnauba o similari. Un esperto tornitore mi indicò l'olio di girasoli, che ho imparato ad usare e non mi dispiace: tende ad ingiallire il pezzo ma non troppo, rende le superfici molto lisce e vellutate funzionando come turapori e quando ben asciutto accetta anche una ulteriore finitura a cera, che comunque non rende molto lucidi gli oggetti, ma semplicemente semilucidi, lisci e con un effetto naturale.
Ecco come lo uso: finito l'oggetto passo una bella pennellata di olio e, poco dopo, levo gli eccessi e rendo omogenea la finitura stendendola con un panno e poi lascio asciugare. Qualche giorno dopo dò una passata con scotch bright molto delicato e qualche volta lo spazzolo anche al tornio a 2500 giri; fine così o anche cera con le spazzole. Non lo uso in più mani, come si fa con olio danese o tung; in questo caso effettivamente irrancidirebbe e "impiastriccerebbe" il pezzo. Non uso gli olii che ho citato, nè in mano singola, nè in più mani, in quanto, per me, "tingono" troppo il pezzo alterando e scurendo i colori del legno. Il principale difetto che trovo anche nell'olio di girasoli è che altera anch'esso il colore delle venature, tendendo al giallo. Mi piacerebbe un olio veramente neutro, ma penso non esista.
Concludo dicendo che non sono un esperto. Comunque, vorrei provare anche l'olio di lino, tanto per vedere la differenza. Lo usate come da me descritto o con più mani? Quale mi consigliate?
Fiori. Ho acquisito la capacità di farli, partendo dal video che trovate qua sotto. Non sono facili da farsi e ho avuto molte rotture prima di capire come fare. Meglio farli di legno veramente verde e poi, quando secchi, rifinirli con la carta
@sirio L'olio di lino,cotto o crudo colora e ingiallisce : un olio neutro è di vasellina o parafina, poi finisci
con cera d'api liquida o solida mentre gira suil tornio. Poi vedrai nel tempo che quando andrai a pulirli con
uno straccetto di cotone tornerà sempre bello senza mai dare altri prodotti ! L'ho menzionato altre volte
nalle mie risposte . Ciao , Sirio a presto.
non mi sbagliavo..è Yamabiko😉..che mi piace molto..in merito agli oli, leggiti l’interessante articolo di Roberto sulle finiture😉..lo trovi seguendo: Forum>Imparare a tornire>Le finiture 👍..personalmente a volte uso l’olio paglierino rosso, che, aldilà del nome e del colore che spaventano molto😄, in realtà dona un minimo accenno di “rosatura” del legno..appena percettibile e gradevole, che ha la caratteristica di evidenziare venature appena percettibili..lo usai sul pesco, di per sé molto molto chiaro, quasi anonimo, e ne uscirono venature bellissime. È un olio NON essiccativo, quindi ha proprietà solo estetiche e non di protezione come il lino e costa molto poco. Ovviamente non reagisce allo stesso modo su tutte le essenze, quindi..suggerisco una passatina di “verifica”…io, dato il prezzo, lo proverei😉 e mi procurerei del lino cotto (più veloce del “crudo” e con medesimi risultati (mi pare)..ciao, chiedi pure se qlcs non ti è chiaro..
un piccolo suggerimento: se decidi di rispondere ad un mio post, clicca su “citazione” e scrivi lì..così mi arriva la notifica😉
Pubblicato da: @babbusnon mi sbagliavo..è Yamabiko😉..che mi piace molto..in merito agli oli, leggiti l’interessante articolo di Roberto sulle finiture😉..lo trovi seguendo: Forum>Imparare a tornire>Le finiture 👍..personalmente a volte uso l’olio paglierino rosso, che, aldilà del nome e del colore che spaventano molto😄, in realtà dona un minimo accenno di “rosatura” del legno..appena percettibile e gradevole, che ha la caratteristica di evidenziare venature appena percettibili..lo usai sul pesco, di per sé molto molto chiaro, quasi anonimo, e ne uscirono venature bellissime. È un olio NON essiccativo, quindi ha proprietà solo estetiche e non di protezione come il lino e costa molto poco. Ovviamente non reagisce allo stesso modo su tutte le essenze, quindi..suggerisco una passatina di “verifica”…io, dato il prezzo, lo proverei😉 e mi procurerei del lino cotto (più veloce del “crudo” e con medesimi risultati (mi pare)..ciao, chiedi pure se qlcs non ti è chiaro..
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Gran bell'articolo, dettagliato, preciso e esaustivo. Sapevo già dei suoi contenuti e, nel tempo, avevo gia provato quasi tutti i prodotti, incluso il red oil, che non mi piacque perchè cambiava troppo il colore naturale. Proverò l'olio di lino cotto in alternativa a quello di girasole. Grazie
tempo fa, per capire la differenza tra i vari olii, li ho applicati su diversi pezzi uguali dando una sola mano, come se fosse un turapori e strofinandoli poco dopo. Mi riferisco a olio di girasoli, tung, danish, teak e tremertina pura; non ho provato l'olio di lino, che non avevo. Gli effetti tattili sui pezzi e di risalto delle venture sono stati abbastanza uguali; la differenza è stata che quello di girasoli ha colorato (macchiato) di meno il pezzo, mantenendolo molto di più al naturale. Tutti i pezzi oliati differentemente hanno poi accettato ugualmente una passata di cera, ma la sopracitata differenza di colore si è ampliata.
Sono, quindi, arrivato alla seguente sintetica conclusione, sicuramente discutibile:
oggetto lucido: turapori color neutro alla nitro in una o più mani con carteggiatura accurata e fine; 1 cera carnauba data al tornio o con le spazzole se desidero il pezzo molto lucido,oppure 2 cera in pasta mista con carnauba data a pennello e lucidatura se desidero il pezzo non lucidissimo;
oggetto con effetto naturale: olio di girasoli con spazzolatura se desidero il pezzo al naturale; se lo desidero leggermente lucido, passata di cera
Belle torniture,ben eseguite e ben finite 😉
L'olio di semi di girasole è un semisiccattivo (ovvero possiede i legami chimici per polimerizzare ma blandamente) e quindi richiede tempi molto lunghi per filmare;ecco perchè il trattamento "bagnato su bagnato" tende a impiastricciare.
Per non avere variazioni di colore del legno si può utilizzare l'olio di semi di lino crudo e chiarificato;un leggero ingiallimento sarà comunque presente nel tempo (comunque ben lontano dai toni profondi dei classici siccativi addizionati).
Per palati raffinati consiglio l'olio di cartamo,sempre un siccativo,che è pressochè incolore e resistente all'azione dei raggi UV.
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